Questo giorno che incombe. Antonella Lattanzi. Edito da HarperCollins Italia.
Ho deciso di leggere questo romanzo perché mi aspettavo di poter entrare nell’esperienza di una famiglia Mulino Bianco e come accade spesso nel mio lavoro trovare dinamiche curiose, a volte terribili, affascinanti, altre meravigliose e d’esempio per molti. Francesca è una donna che ti entra dentro, perché si mostra pienamente, parla direttamente, a volte non è chiaro se siano i suoi pensieri o le sue emozioni, paure a parlare; spesso non è chiaro dove si ponga tra normalità e patologia.
La scrittura di Antonella Lattanzi è davvero cinematografica (infatti è una sceneggiatrice), ti tiene incollata: vuoi assolutamente sapere cosa succederà e ad un certo punto le sue paure, le sue emozioni e i suoi pensieri diventano anche i tuoi. Il romanzo ci mostra come la nostra mente crei dei pensieri e come quei pensieri vengano proiettati fino a trasformare la realtà che si incontra. Mi incuriosisce molto come spesso ci possa portare molto lontano dalla realtà degli altri che incontriamo. Avete presente quelle situazioni in cui pensi che eventualmente quella persona potrebbe pensare una determinata cosa, poi incontri quella persona, e leggi il suo sguardo in base alla supposizione che avevi fatto e quindi ti da la conferma della stessa e tutto si trasforma per te in realtà? Magari il suo sguardo era in un certo modo per tutto un altro motivo, ma hai voluto proiettarvi la tua paura/desiderio.
Il libro si trasforma poi grazie ad un evento tragico che accede all interno della realtà condominiale e allo scoprire chi abbia commesso il misfatto
A chi lo consiglio?
Francesca è una donna, una moglie, e una mamma e chiunque di noi rientri anche in uno solo di questi generi o ruoli arriverà a sentire molto profondamente questo libro, forse a sognarselo di notte o a venirne influenzati per un breve o lungo periodo.
Questo romanzo l’ho inserito come scelta nel mio gruppo di lettura sulle pari opportunità perché racconta il suo vissuto nello spostarsi in un’altra città, nel lasciare il suo lavoro e nel dedicarsi pienamente al suo ruolo di madre di due bimbe. Entra in una realtà condominiale molto chiusa, quasi oppressiva, si sente osservata e osserva.
Sente molta ansia, paura, forse arriva ad avere dei sintomi paranoici che a volte mi hanno fatta pensare anche ad un livello psicotico (parla con la sua casa e sente la sua casa che le parla).
Non credo che questo libro sia adatto ad una persona che stia vivendo un momento difficile, soprattutto se ansiogeno, perché potrebbe aumentarne paure e sintomi.
E’ molto intenso, se si ha voglia di esplorarsi ed esplorare con curiosità invece lo consiglio vivamente. Bisogna essere in un momento di scoperta e avere una base di equilibrio e tranquillità.
Mi è capitato di leggere il libro “Le ferite”, edito da Einaudi, per i 50 anni di Medici senza Frontiere e uno degli autori è Antonella Lattanzi. Bè, che dire, ho letto questo libro in due giorni e il suo racconto mi è rimasto tatuato per almeno una settimana dopo averlo letto.
Questo per me lo sanno fare solo pochi autori, pochi sanno andare così nel profondo, e credo che lei ci riesca.
“Questo giorno che incombe” l’ho elaborato e digerito in diverse settimane e a volte ancora mi torna in mente. Mi ha dato spunto per diverse riflessioni e soprattutto come quello che spesso crea la nostra mente sia purtroppo spesso limitato dalle convenzioni sociali del contesto socio/culturale in cui viviamo e che se ne diventiamo consapevoli imparando a vederle possiamo riuscire a liberarcene, se vogliamo.
C’è sempre la possibilità di vivere libere, seguendo il nostro cuore e non lasciandoci fuorviare dalla nostra mente o dalle nostre paure.
Colgo l’occasione per invitare chi non fosse già attivo al gruppo di lettura a tema pari opportunità (su Telegram a questo link: https://t.me/joinchat/8ULQA1zYN3ExY2Fk ). La discussione di questo romanzo avverrà sabato 17 aprile 2021.
Il gruppo di lettura consiglia due romanzi al mese e due saggi ogni due mesi. Ognuno può scegliere se leggerli e discuterli col gruppo.
Welcome anytime e complimenti ad Antonella per la sua scrittura ipnotica 😉
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